Riassunto di un bell’Aprile

Quel che resta di queste settimane è una full immersion densa di incontri e di amici.

Sono stata a Monaco 5 giorni per un matrimonio italo/tedesco, ho camminato in lungo e in largo per la città, anche con il tacco 12 per mezza giornata. Mi sono innamorata della precisione e logica tedesca, e sopratutto della birra, che ho sostituito con la  mia solita bottiglietta d’acqua da 75cl che viaggia con me durante il giorno. Il tempo di tornare e posare i bagagli e rendere la mia casa a misura di bambino duenne, che sono arrivati i miei cugini con mio nipote, e via per quattro giorni in loro compagnia..svegliarsi la mattina con la vocina di un bambino che ti chiama e dice buona paqqua non ha prezzo! A tutto il resto..ci pensa l’erborista per farmi riprendere dalla tristezza del lunedi di pasquetta quando sono andati via..coinvolgendomi nel caos di santo spirito tra panini e bicchieri di vino e amici a cantare sotto al palco eeee ooooo ahhhhhhh…

E poi la notte bianca, gli alberi sul ponte alla carraia che cambiano il paesaggio da cartolina in modo stupefacente, le camminate, il reggae di largo cimatori e la taranta in santa croce, il jazz agli uffizi e fiumi umani impazzati alla specola.

Sembrerà stupido, ma nelle ultime settimane, addirittura dal parrucchiere, mi è capitata una cosa che puo’ sembrare stupida, ma per chi non vive nella propria città ha un che di affascinante e appagante..camminare per strada e fermarsi a salutare le persone, amici, colleghi, anche solo conoscente..fa tanto senso di appartenza..e mi piace!

La bella stagione è fatta per uscire, di pomeriggio, di sera e di giorno.Buttarsi su un prato, farsi baciare dai raggi del sole, respirare l’aria nuova, combattere con le formiche, rinnovare le piante in terrazzo, rinnovare finalmente l’armadio da persona indeterminata, tirare tardi la sera a guardare partite di calcio a 7 e coprirsi gli occhi mentre il simo tira il rigore..Dai Dai Dai..

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Ciro, storia di gatto

In casa mia i gatti ci sono entrati quando ormai ero già adolescente. Mia madre si è arresa la prima volta quando mio padre, dietro l’ennessimo desiderio mio espresso, si presentò in casa con nascosto sotto la giacca uno splendido e raro esemplare di persiano blue point, con tanto di pedigree annesso in lingua turca, mi sembra. Ci costò un milione e duecentomila lire.ed un milione e duecentomila sono state le imprecazioni che tutti insieme gli abbiamo dato perchè era un gatto strano, asociale, lunatico.dopo qualche anno ne abbiamo perso le tracce, forse vaga ancora nella campagne sotto casa..mbah non lo so. La sua assenza non l’abbiamo mai rimpianta. Ma dal qual momento c’è stato un tacito via libera all’amore per i felini ed alla loro presenza fissa in casa. C’è stato Freddy, arrivato per caso, europeo tigrato arancione, fantastico ed atletico e cacciatore/assasino dei conigli del vicino.Poi Concettina, persiana grigia della stirpe dei grigi di mia zia Loredana. La mia prima gatta tutta mia solo mia. Un amore reciproco. Fu lei che nel maggio del 1997 partorì sul mio letto assistita da me e dal veterinaio otto splendidi cuccioli, tutti diversi tra loro : pelo lungo, corto, pelo colorato, macchiato, nero, grigio, bianco, ed un siamese anomalo con pelo morbido,lucido, occhi azzurri!

Degli otto cuccioli, riuscimmo a piazzarne 7. Ci rimase il siamese. Il più bello. Fu battezzato da me con il nome di Ciro!

Concettina ci abbandonò nell’estate di un anno dopo, investita da un auto mentre incauta risalì la strada inseguendo una farfalla. Mi rinchiusi nel utto per lungo tempo. Me ne feci in qualche modo una ragione consolandomi con Ciro, che sopravvisse anche lui ad un incidente riportando un femore rotto prontamente operato e rimesso a posto. Ancora mi ricordo la nottata che gli ho fatto durante il post operazione e il tic tac del gesso che ha portato per due settimane. Ciro era socievolissimo, chiunque arrivasse in casa era odorato, salutato con un miao sorninione ed invitato a fare lunghe grattate ed accarezzamenti vari. Nel frattempo sono arrivati prima Sophie e poi Lulu, la gatta muta.

Ma Ciro è stato sempre il principe del palazzo. Il mio principe. Avrei voluto portarlo con me anche quando mi sono trasferita a Firenze. Ma credo che il trauma per lui sarebbe stato ancora più forte che per me. Lui ha continuato sempre a dormire sul mio letto quando non c’ero, o a ficcarsi nelle mie valigie ogni volta che tornavo a casa.

Ultimamente i segni della vecchiaia si sono fatti evidenti, a febbraio quando sono stata l’ultima volta a casa non riusciva più a saltare da un divano all’altro. Da qualche settimana era sotto terapia di antidolofirici. Ieri sera ha avuto delle crisi epilettiche. Stamani abbiamo deciso unanimamente per l’eutanasia. Risparmiandogli dolori inutili e sofferenze immani.

Cirooooo..gridava mamma dal balcone quando non tornava la sera…e contemporanemente il geometra di fronte ed il bambino dall’altro lato s’affacciavano e dicevano : OH che c’è?!—

Cirooo oddio..Ciroooo

Ho pianto silenziosamente mentre mamma me l’ha detto per telefono.

Ora riposa in  giardino

Miaoo

 

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e fuori piove..che palle!

Alle 6.40, quando la sveglia ha cantato, la temperatura esterna era già di 12.25°C-
Siamo avvolti da una cappa grigia e umidiccia, tendenzialmente carica di pioggià. e fa caldo!
Per armonizzarmi al tempo, oggi sono vestita di grigio anche io, diverse sfumature con qualche punta qua e la di rosa e lilla sulla camicina di seta, si , seta, perchè fa caldo!
Tutto l’umidiccio fiorentino mi crea uno stato di angoscia e tristezza, amplificato dal fatto che ho avuto in giro per casa i miei genitori per quattro giorni, e domenica sera sono andati via. Ho un groppino in gola che sale e scende che ogni tanto mi fa piangere come una bambina. Ma passerà.
Tutto l’umidiccio fiorentino mi crea inoltre una capigliatura boccolosa sparza, a nulla è valso l’intervento della spazzola, del phon, della piastra e l’anticrespo; la capigliatura va per conto suo.
Tra marzo, aprile, maggio sono state pianificate una serie di gite in casa mia e fuori. Non vedo l’ora, di arrivi e di nostre partenze.Nel frattempo mi concentro sul lavoro, ed anche sulla casa.Abbiamo pianificato i lavori in casa, ora non ci resta che aspettare i tempi, e preparare scatoloni, e prepararsi psicologicamente a quanto accadrà in casa!
..e fuori piove..che palle!
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sembra fosse primavera..ma invece era uno scherzo

muscari
Ho comprato dei muscari in fiore.
Sabato sembrava tanto primavera sebbene ci fosse un po’ di freddo.
Abbiamo approfittato dell’anarchia che ogni tanto si impossessa di me e che di conseguenza mi porta al rifiuto dei doveri casalinghi, in primis cucinare, e siamo andati in centro per pranzo. Niente di che, un pasto easy dal vinaino in via dei neri e un buon bicchiere di vino. Ho fatto un salto da zara, cercavo una t-shirt da infilare sotto la giacca. Sulla scala mobile c’era una ragazzina americana cosi vestita : giaccone invernale di astracan (che neanche mia nonna l’avrebbe mai infilato), sotto una canottina di cotone talmente leggera che era trasparente, un paio di pantaloni di seta, al piede mocassini estivissimi senza calze, e solo che si arrabbattava a stringersi addosso quel cappotto..ma io dico..ma che vi risulta che l’italia sia sull’equatore?! Ma perchè la gente non si informa prima di venire in vacanza qui da noi sulle temperature?! L’italia non è sole mare pizza e mandolino..c’è anche altro..tra cui il freddo la pioggia ed anche un po di neve!!! Mi ricordo di un collega libanese che arrivo qui un paio di anni fa, era gennaio. e aveva con se solo completi in lino e giacchette leggere..ma che sei scemo?!!..
Insomma..l’aria di primavera è sfumata già domenica, e i filamenti verdi dei muscari stanno diventando l’aperitivo quotidiano della mia gatta..sperando non siano velenosi!!
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dilettevolmente

Ho unito il dilettevole all’utile, ed allora sono andata in palestra principalmente per farmi una doccia calda e lavarmi i capelli. Sono senza acqua calda e riscaldamento da sabato scorso. E lo sarò fino a lunedi, quando finalmente avrò la mia nuova caldaia offerta gentilmente da mio zio. Domani parto e vado a casa , ieri era il compleanno di mamma. E cosi, ci carichiamo pure la caldaia e ce la portiamo qui nel gran ducato di toscana.

Domani saranno 4 anni che vivo a firenze, e dopodomani due anni di convivenza. Ci pensavo questa sera in auto, mentre sfilavo sotto la pioggia battente per vie alternative. L’erborista ancora si stupisce per quanto io conosca le strade fuori e dentro la città!

Pensavo a com’è bello , anzi, tranquillo non avere impegni, poter uscire dalla palestra con calma, rinunciare alla coop e rimediare per cena un bouquet di pizza a vari gusti. Tanto l’erborista è allo stadio, e a casa c’è solo il gatto..l’ho pensato, e in un’istante m’è salita la consapevolezza che un giorno penserò forse con nostalgia a tutto questo dolce far niente.

Si, avrei, avremmo una mezza intenzione di avere un bambino, ma per ora i tempi sono ancora poco maturi per certi versi. Quindi aspettiamo ancora un po’. E poi ci sono gli imprevisti, le cose che quando le vuoi non subito arrivano, oppure scherzi della natura che ti rallentano o ti impedisco le cose.mbah non lo so. Nel frattempo mi sto plasmando su questi cuscini mangiando un pezzo di pizza con salimino piccante e sorseggiando la nostra birra alle castagne..più passano le settimane e più diventa buona..siamo proprio bravi a far le cose insieme noi due..in primis l’amore, in secundis la birra!..per il resto si vedrà!

 

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13Febbraio2011, spero nella svolta.

Ci sono domeniche passate ciondolando in casa, tra divano e letto, letto e divano, con qualche puntatina nello sgabuzzino a far lavatrici ed un’altra in cucina per nutrirmi un po’. Ci sono poi le eccezioni, come quella di ieri. In cui il divano diventa l’utopia, insieme ad una doccia calda.La prima puntatina l’ho fatta a casa dell’ila che gentilmente mi ha concesso l’uso della doccia, insieme ad una buona tazza di caffe ed un pezzo di torta. Poi abbiamo raggiunto gli uomini già inghiottiti dal divano a guardare l’anticipo delle 12.30, il tempo di mangiare qualcosina,cronometrare gli orologi perchè alle 16 c’è il teatro (l’ultimo harem,ndr) che via di corsa sui lungarni per raggiungere la manifestazione.All’altezza della crocerossa, sul lungarno guicciardini si sentivano già i fischi e i tamburi., l’adrenalina ce salita e abbiamo allora accellerato il passo. Arrivate al ponte vecchio ho stentato a credere di quanta gente ci fosse, un po’ me l’aspettavo, un po’ ci tenevo, ma un po’ avevo paura che la pioggia avesse provocato un po’ di defezioni..ed invece no : vecchi e bambini, donne e uomini, cani, tamburi battenti e coperchi e mestoli. è stato bello, e ci tenevo anch’io, e non perchè credo che il mio partito sia dalla parte del giusto, e non perchè sono una puritana e non perchè devo dimostrare di essere donna non puttana, anzi escort che per dirla alla macrì sono imprenditrici di se stesse e non prostitute..
io credo nella giustizia, credo nella famiglia, credo nell’unione della coppia felice, di qualunque sesso sia, credo nella morale comune, voglio credere nella meritocrazia, voglio credere che la bellezza venga dopo l’intelligenza, ci tengo a dire basta in piazza perchè Se Non Ora Quando?, quanto c’è da aspettare ancora, qualcosa si deve e si doveva fare ieri come oggi e come domani ancora!
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il giallo ogni tanto è bello

E’ durato la spazio di una notte il profumo della mimosa in casa. La mimosa per me è l’anteprima della primavera, nulla a che fare con il contestato 8 marzo. A casa mia giù, proprio di fronte ai nostri balconi, c’è il giardino della signora Ida. Un tempo, al limite del perimetro, campeggiavano 2 alberi di mimosa. In questo periodo generalmente erano in fiore. Estasi per il mio olfatto. I rami erano talmente carichi che verso la fine della loro vita erano solitamente ripiegati nella nostra proprietà. L’altra nostra vicina, la signora Esterina, ci aveva insegnato il trucco di mettere metà aspirina nel vaso, in questo modo la nuvola gialla profumava rigogliosa per più di una settimana. Credo che il blister di aspirina in casa mia lo comprassimo solo per questo, e funzionava davvero. Ora le mimose non ci sono più. Il marito della signora Ida ha sfasciato gli alberi e le rose per allargare il parcheggio (bestia) e nel giardino ci sono coltivazioni svariate di ortaggi. La gente è strana. Io certa gente non riesco proprio a capirla. Ultimamente ho imparato ad immedesimarmi prima di trarre conclusioni. Ma in taluni soggetti la mente stenta a percepire connessioni. Ho smesso pure di dispiacermi. Basta scollegarsi, switch off. In fondo nel mio giardino anche io ci faccio quel voglio.
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il vecchio e il nuovo

Sabato mattina, dopo una doppia colazione con la mia amica carlotta, sfidando il freddo e il vento, abbiamo attraversato il ponte e ci siamo dirette meste meste alla fiera del vintage. estasi e meraviglia iniziale, un monte di borse, occhialoni fashion, vestiti old ( tutti x donnine smunte..ma negli anni 50′ non andavano di moda le maggiorate??!)..insomma..avevo un budget di 150euro…che sono tornati tutti insieme a me a pranzo a casa. Non lo so, alla fine del giro non ho visto nulla che m’abbia fatto palpitare, nessuna sensazione di innamoramento che mi capita in genere quando entro in un negozio, anzi, mi ha preso un vago senso di tristezza e nostalgia perchè la maggior parte delle borse e accessori io me li ricordo..li ho visti nelle foto delle mie zie da giovani, di mia mamma e in qualcuna anche di mia nonna..zia maria ha ancora nel cassetto un bikini bianco a fiori della primissima moda positano..agli inizi degli anni 80,quando ero la più piccola delle mie cugine, la domenica a pranzo da nonna tiravamo fuori tutte le sue scarpe (n. 34!!) e facevamo le sfilate nel corridoio, puntulamente qualcuna delle nostre mamme faceva capolino dalla cucina con una cucchiaia di legno in mano minacciandoci perchè la gente il pomeriggio dorme e noi facevamo casino sbattendo quei tacchi sul pavimento cerato..
.insomma..per farla breve, per consolarmi dalla nostralgia e per una questione proprio di necessità in vista di un matrimonio,  con il budget della fiera, più un extra, sono andata da pinko e ho preso un fantastico vestito di seta grigio con cardigan lungo nero, poi un paio di scarpe con tacco da abinare al vestito, e poi da ethic per approffittare dei saldi che qualcosa di bello sempre lo trovi..

ora è meglio che resto in casa per un po’, per evitare danni, casomai mi concentrerò su come convincere zia maria a regalarmi quel bikini..

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unnecessary

Ci saranno ancora 0°C fuori, ma c’è sole e cielo azzurro.
Guardo dalla finestra e vedo le macchine passare,qui sotto in strada, gente a piedi ingabbiata in sciarpe e capelli, o chi ha solo una giacca ed un maglione a collo alto (il freddo è una percezione molto personale).

Mi sto guardando intorno,qualche sedia vuota,altre piene. La mia scrivania ha ancora i residui di dicembre passato, pile di fogli e cartelle che aspettano di essere cestinati o archiviati, che fanno a pugni con gli ultimi arrivati che si strizzano tra un mug con elastigirl ,infilato di penne e matite, un mondo gommoso antistress, un pezzo di turbina ereditato da un ex collega, ed altri due mug di dubbia provenienza impilati anch’essi di matite e penne e righello e forbici e evidenziatori ( il più bello è quello viola)., un timbro “original”, due bottiglie d’acqua,il diario del fumatore dove segnare le sigarette e i diversi gradi di piacere/bisogno,un elefante di pezza che guarda la finestra ..non so che farmene di tutta sta roba..roba di cancelleria intendo, ma l’adoro! Mio padre un tempo era “impiegato di segreteria” in un istituto superiore, e da bambina spesso mi ci portava,tipo agli inizi di settembre, quando le scuole sono ancora vuote e i lavori ricominciano. Aprire la porta di quel meraviglioso sgabuzzino chiamato cancelleria era meglio del favoloso mondo di amelie. Avevo 5 o 6 anni all’epoca, non esistevano ancora i post it credo…Ricordo la mia prima matita “automatica” di quelle che si infilavano le mine, toglievi il cappuccetto e affilavi la mina un po’ andata…una magia al pari della bacchetta di cremie, o i gessetti colorati, i quadernoni, i fogli protocollo, i cancellini per il gesso, il temperamatite automaticooo,penne rosse, blu , nere…oddio che bello.

Ma che stavo dicendo..ah si..del caos che regna sulla mia scrivania, come del resto anche a casa. Avrei un desiderio, impossibile lo so. Ma vorrei diventare minimal..Minimal nel vestire, minimal con il corpo, minimal con la mente, minimal con l’arredo, minimal ed essenziale con tutto.

Ma non ce la farò mai..in fin dei conti ..adoro circondarmi di oggetti,persone, pensieri,ultimamente anche di multe …in 3 giorni 3 simpatici fogliettini da ritirare alla posta (praticamente marzo sarà di stenti)….insomma mi piace riempirmi la vita con tutto quanto, anche con il superfluo…sarà peccato?!

ps : il passaporto ancora non l’ho fatto.
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push start!

 

l’anno nuovo comincia oggi.

oggi lunedi 10 gennaio 2010.feste finite, albero smontato.addobbi sparsi in giro per casa posati..ritirato tutto in soffitta.

uno sguardo veloce al calendario mi fa storto il sistema nervoso di prima mattina. se tutto vabbene le prossime feste sono a pasqua, con l’inculata del 25 aprile che diventa pasquetta..io sta cosa della pasqua non l’ho mai capita, o meglio, non mi sono mai preoccupata di capire come viene calcolata..ma mi chiedo..l’omino responsabile di sta cosa..non avrebbe potuto chiudere un occhio è anticiparla di una settimana..avrebbe poi chiesto scusa a pasquetta..ma non credo che il vaticano o chicchessia se la sarebbe presa più di tanto. e poi l’idea che pasqua caschi cosi tardi non mi piace.

insomma..per ovviare a certi pensieri inutili..ho deciso di fare una cosa ancora meno sensata del precedente ragionamento..e cosi mi son messa sul google map. ho scelto due posti a caso, e ho cominciato a fare i conti per le vacanze estive.

Punto primo, non trascurabile, alla veneranda età di 32anni, devo decidermi a fare il passaporto, altrimenti non vado da nessuna parte!

dopo mi informo..segno tutto sull’agenda..ed in settimana ci provo!


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